Translate

sabato, marzo 01, 2014

Ishamael Beah

Ho conosciuto Ishmael Beah durante la sua partecipazione al Festival Internazionale delle Letterature alla Basilica di Massenzio a Roma. Era il 22 maggio 2007.
Durante quell'Evento presentava un racconto inedito
"Gli Spiriti nel vento".
A me è rimasto nel cuore, e vi rimarrà sempre, per la sua purezza, la delicatezza d'animo malgrado ciò che ha vissuto e subito, ma anche per la sua determinazione, per il suo modo di comunicare, per la certezza che le esperienze, anche se dolorose, vanno condivise con gli altri perché le cose possano cambiare.

Ovviamente, il giorno dopo ero in libreria a comprare il suo libro "Memorie di un soldato bambino"!

Ishmael Beah è nato in Sierra Leone nel 1980. A 13 anni ha vissuto la guerra come protagonista attivo, senza più una famiglia e arruolato nell'esercito perché come ha detto in un'intervista rilasciata a Federico Bastiani "La sorte dei bambini durante una guerra civile è segnata. Quando sei solo, senza niente da mangiare, l'arruolamento è l'unica salvezza. La mia famiglia è stata uccisa e io sono stato preso dall'esercito. Altri venivano reclutati dal RUF, i ribelli. ...".
Drogato e violentato nell'animo, costretto ad uccidere e a vivere fianco a fianco con la morte, nel 1996 grazie all'Unicef viene "strappato" dalla guerra e portato in un centro di riabilitazione. Nel 1998 viene adottato da Laura Simms e si trasferisce a New York
Laureato in scienze politiche all’Oberlin College è membro dell’Human Rights Watch Children’s Rights Division Advisory Committee.
Viene spesso chiamato alle Nazioni Unite per parlare dei soldati bambini.
Nell'intervista di cui sopra gli viene fatta una domanda ...
C'è qualcosa che ancora le fa paura?
L'indifferenza della gente. Si è bambini per un periodo brevissimo della vita, dobbiamo fare in modo che sia un periodo felice.

Nessun commento: