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martedì, novembre 06, 2018

"Mille candele danzanti" di Christian Bobin

"All'inizio non si legge. Al sorgere della vita, all'aurora degli occhi. Si divora la vita con la bocca, con le mani, ma non ci si sporca ancora gli occhi di inchiostro. Agli inizi della vita, alle sorgenti primarie, ai ruscelli dell'infanzia non si legge, non si ha l'idea di leggere, di chiudere dietro di sé la pagina di un libro, la porta di una frase. No, all'inizio è più semplice. Più folle, forse. Non si è separati da niente e niente ci separa. Si è in un continente senza limiti veri e questo continente sei tu stesso."



lunedì, settembre 24, 2018

Camminare, guardare gli alberi, non dire e non fare nient’altro che un giro nei dintorni, uscire perché fra poco esce il sole, perché una giornata qualsiasi è il tuo splendore. Pensa, hanno già spezzato una zampa a un cane, una foglia è caduta. Fatti girare la testa velocemente e poi fermala, apri gli occhi a caso: davanti a te c’è una scena del mondo una qualunque, vedi quanto è preziosa, vedila bene, con calma, tieni la testa ferma, rallenta il giro del sangue. Che meraviglia che sia mattina, che abbia smesso di piovere.

Franco Arminio 


“Il viaggio” di Rubén Blades (1991)

Si possono percorrere milioni
di chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie
dei luoghi, né imparare nulla dalle genti
appena sfiorate.
Il senso del viaggio sta nel fermarsi
ad ascoltare chiunque abbia
una storia da raccontare.
Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le cose,
camminando si sanano le ferite
del giorno prima.
Cammina guardando una stella,
ascoltando una voce,
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita,
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo
del cammino percorso.

Rubén Blades - “Il viaggio” 



"Se cammino vivo. Se di cancro si muore pur si vive" di Andrea Spinelli



Non conosco Andrea Spinelli personalmente, lo seguo sulla sua pagina Facebook Andrea Spinelli "Se cammino vivo" e sul suo sito http://www.andreaspinelli.it/

Ci accomuna la malattia, ma anche la voglia di Essere nella Vita.

"Se di cancro si muore pur si vive" è il sottotitolo del libro ... Andrea è un camminatore e ha trovato nella sua passione la sua Forza. 

Nella quarta di copertina si legge "Il Cammino di ogni malato inizia dal momento in cui è diagnosticata la malattia; poi tocca a noi, solo a noi decidere in che direzione andare, non importa la strada che si fa o dove si va, ma come. Qualcuno l’ha detto molto prima di me: ogni cammino inizia con il primo passo”.




mercoledì, settembre 12, 2018

Ti proteggerò amore mio .... Franco Arminio da "Cedi la strada agli alberi - Poesie d'amore e di terra"



"Ti proteggerò amore mio,
sarò dolcissimo con te e con gli alberi,
ci sarà una diffusa devozione per te
nella nostra casa, 
mi alzerò ogni mattina
per sistemare l’alba
prima che ti svegli,
ti raccomanderò
alle piante, ai bicchieri."

Franco Arminio 
da "Cedi la strada agli alberi - Poesie d'amore e di terra"

Poco fa sentivo il cuore di mia moglie .... Franco Arminio da "Cedi la strada agli alberi - Poesie d'amore e di terra"


"Poco fa sentivo il cuore di mia moglie
sulla mia guancia.
Il cuore di mia moglie
è una cesta dove dormono i gatti,
un forno dove lievitano
le crostate.
Il cuore di mia moglie
è una luminosa chiesa di campagna,
un arcobaleno posato
sui campi."


Franco Arminio da "Cedi la strada agli alberi - Poesie d'amore e di terra"


martedì, settembre 04, 2018

da "Cedi la strada agli alberi - Poesie d'amore e di terra" di Franco Arminio


Guarda.
Sei in un posto qualsiasi
e ti raggiunge un albero,
un muro, un viso.
Il centro del mondo è poco lontano da te,
è nelle vie secondarie, ti aspetta
dove non ti aspetti niente.
Prendi una forchetta in mano
come se fosse un momento solenne,
porta il bicchiere alla bocca
come se fosse un gesto sacro,
sorridi perché ogni sorriso apre
una piega nel muro della vecchiaia.
Fai cose coraggiose,
ti fa ringiovanire.
E poi torna, pensa che sei contento,
fallo sapere ai tuoi errori
che li vedi, li riconosci
e li guardi con clemenza.
Guarda dentro e guarda fuori,
guardare è una culla.



" ... Sei in un posto qualsiasi
e ti raggiunge un albero,
un muro, un viso."