Quando leggo i suoi libri ... li leggo due volte!
La prima d’un fiato, la seconda per entrare nel racconto con calma, con lenta partecipazione.
I suoi personaggi mi catturano immediatamente, in loro
scopro e trovo parti di me, parti nascoste e non dette.
La storia di Nadia è storia della rabbia delle donne che vivono
solo negli occhi degli altri, di quelle che l’amore lo guardano ma non lo
cercano dentro di se perché nessuno gliel’ha insegnato.
Ma quando la vita ti permette o ti costringe ad avere tempo
(!) le cose cambiano ....
Nadia è in carcere e in “carcere” il tempo è fatto di azioni
ripetute come non potessi spostare l’attenzione facendo altro ...
Nadia lotta contro se stessa, non vuole far uscire la rabbia
e il dolore.
Nadia ha sempre accettato tutto e vissuto tutto come un
dovere mai come una scelta personale.
Poi qualcuno le dirà “A me non importa niente di quello che
ha fatto. ... Mi importa di quello che ha fatto a se stessa.”
E da qui può iniziare un’altra storia, una nuova possibilità
di vita ...
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